L’usanza di decorare l’albero a Natale ha origine nel Nord Europa. Tallinn e Riga, le capitali dell’Estonia e della Lettonia, si contendono questo primato facendolo risalire, rispettivamente, al 1441 e al 1510.
In Germania, nel XVII secolo, il rito, prima pubblico, di ornare abeti con mele, noci e fiori di carta in occasione delle cerimonie per l’Avvento, era già diffuso nelle case renane più abbienti. Nel resto d’Europa prese piede nell’Ottocento, quando nacquero anche i primi addobbi in vetro. Alcune vetrerie in Germania, e altre nell’Alsazia francese, sono passate alla storia per questa invenzione.
Le palline, in pesante vetro colorato e argentato, erano sferiche o a forma di pigna, uva, Santa Claus, angeli, uccelli e altri animali. Prodotte anche in Boemia e Russia, esportate in Gran Bretagna e in America, affiancarono sia decorazioni casalinghe in tessuto o materiali di scarto, sia quelle realizzate a Dresda con cromolitografie e carta groffata.
A causa della loro intrinseca fragilità, tutti gli esemplari d’epoca oggi esistenti sono da considerarsi di fatto dei sopravvissuti, alla stregua dei ricordi e dei momenti di intimità familiare a cui indelebilmente essi si legano.
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