Storia della porcellana: l’oro bianco che fece impazzire le corti europee

Storia della porcellana: l’oro bianco che fece impazzire le corti europee

23 Feb Storia della porcellana: l’oro bianco che fece impazzire le corti europee

Storia della porcellana: l’oro bianche che fece impazzire le corti europee

In questo articolo parleremo della storia della porcellana, soffermandoci sulla porcellana bianca è uno dei miglior prodotti realizzati dalla fucina Toscana nel campo delle terrecotte smaltate che racchiudono in sé l’eleganza e la bellezza, la classe e la versatilità del bianco.

La porcellana bianca: caratteristiche

La porcellana bianca proprio per la sua versatilità è utilizzata per svariate forme artistiche con l’eleganza e la raffinatezza del bianco, lo stile semplice cui si attengono gli artisti di questa arte antica conferisce anche ad un semplice cestino in midollino una dignità ed un’eleganza apprezzata e ricercata.

La porcellana bianca è un impasto composto dal caolino che è un’argilla nobile ossia un suo silicato, da feldspato e quarzo.

Il composto ha bisogno di alte temperature per cuocere, intorno ai 1300 gradi centigradi, e, tra gli 800/900 gradi per ricottura dello strato di rivestimento trasparente o colorato applicato sulla superficie dell’oggetto dopo la prima cottura.

Il tono del bianco, che è conferito alla porcellana dal caolino, che si ottiene può essere aumentato preriscaldando la porcellana in ambiente con atmosfera ossidante, successivamente in forno ad alta temperatura ed ambiente riducente e naturale raffreddamento in ambiente neutro.

Il prodotto ottenuto è brillante, resistente e ha caratteristica di grande candore e idi essere igienica.

La storia della porcellana

La storia della porcellana inizia in Cina, nella seconda metà del primo millennio, ove è stata lavorata per la prima volta con produzioni magnifiche giunte sino a noi e conservate nei maggiori musei mondiali; in Europa è conosciuta solo dal XII secolo al ritorno del viaggio in oriente da parte di Marco Polo; ma i primi tentativi di produrre porcellana risalgono alla seconda metà del 1500 proprio in Toscana, a Firenze ma con il limite della porcellana tenera.

Solo dopo molti anni, e precisamente all’inizio del 1700, vi fu il passo decisivo con la miscela sopra ricordata e così sorsero numerose botteghe artigiane oltre che in Italia anche in Francia e Inghilterra, ognuna con le proprie eccellenze.

Solo a titolo di esempio molto apprezzate e famose sono le porcellane di Sevrès in Francia o in Germania con la porcellana di Dresda che per inciso fu la prima porcellana dura e dalla quale partì ogni produzione successiva, in Italia famose sono le porcellane di Capodimonte e la toscana Ginori.

La porcellana nella nobiltà europea

La porcellana divenne così ambita e desiderata in tutta Europa e specialmente nelle alte sfere della nobiltà dell’epoca che erano avvezzi a ricevimenti e feste e quindi desiderosi di adornare le tavole imbandite e mobili per arredamento con oggetti che non fossero soltanto d’oro, ed è così che la porcellana bianca soppiantò ogni altro materiale per pezzi usati a imbandire tavole e soprammobili tanto che fu denominata “oro bianco”.

Nacquero Zuppiere, piatti, vasellame, pezzi dai morbidi ed eleganti rilievi per tutte le pietanze, piatti per portate di pesce con geometrie sottili e raffinate.

Il bianco è il filo conduttore di tutti i prodotti.

La porcellana nei tempi moderni

Anche la porcellana, come in precedenza accennato, è un prodotto di qualità delle botteghe toscane, e grazie alle produzioni fiorentine la porcellana è fruibile oramai da tutte le famiglie italiane, con varietà di prodotti anche di uso quotidiano, moderni e durevoli, con stili tra i più disparati e soprammobili di elevato livello estetico e qualitativo.

Esempi notevoli di porcellana bianca si possono ammirare nel negozio Expertise di Firenze, con vassoi, piatti, zuppiere, caffettiere, tazze, statuine del famoso marchio Ginori, tanti altre realizzazioni uniche per la loro bellezza.

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